24 settembre 2010

D



D
(Io non voglio)


Per tutti questi anni ci siamo evitati,
eppure tu adesso fai di tutto pur di incontrarmi.
Abbiamo volutamente vissuto due vite diverse:
abbiamo voluto ignorarci, chiuderci, perderci;
abbiamo voluto cancellare i nostri nomi dai nostri giorni,
eppure tu adesso ti intrometti sui miei passi.
Dimmi perché lo fai.
Dimmi perché.



Alex
24 Settembre 2010


13 febbraio 2010

Sally


Sally
(Alla mia carissima Amica G.)


Ieri ho visto una bambina:
tutta smorfie e pianti, ma era carina.
Era contenta di correre e giocare
con gli altri bambini, senza stancare.
E quando i suoi amici se ne andavano
lei non era triste perché era capace
di costruirsi intorno un suo Mondo,
senza fine, senza fondo:
un suo Universo
dove tutto era diverso
dalla realtà.
Oh Sally, Sally, Sally...
Tu non cambierai mai?

Oggi ho visto una ragazza:
simpatica e spigliata, senza nessun timore.
Non corre più, non gioca più,
ma fa follie per il suo primo amore.
Ha tanti amici, ma se vanno via
lei non è triste perché è capace
di costruirsi intorno un suo Mondo,
senza fine, senza fondo:
un suo Universo
dove tutto è diverso
dalla realtà.
Oh Sally, Sally, Sally...
Spero che non cambierai!

Domani vedrò una donna:
attraente e seducente, sempre attenta.
Fuma quanto vuole, senza aver più paura dei suoi genitori:
ha perso pure il conto dei suoi amori.
Ha pochi amici (quelli veri), ma quando è sola
non è triste perché ancora riesce
a costruirsi il suo Mondo,
senza fine, senza fondo:
il suo Universo
dove tutto è diverso
dalla realtà.
Oh, Sally, Sally, Sally...
Sei sempre tu, non sei cambiata...

Oh, Sally, Sally, Sally...
Nessuno riuscirà
a portarti via il tuo Mondo
senza fine, senza fondo.
Nessuno ruberà
il tuo Universo
dove tutto è diverso
dalla realtà.


4 U
Scritta il 25-09-1986


04 novembre 2009

Il sogno



Il sogno
(Molto sconcertante)

Mi sono svegliato in un bagno di sudore
e, nella bocca, uno strano sapore;
mi accorgo di avere gli occhi umidi:
ho pianto; si, ho pianto.

Mi volto e ti vedo serena accanto a me;
sono ancora le due di notte
e dovrei fare come te,
ma non so il perché...

Ho sognato, ricordo, ero in una strada:
non so dove portava
ma venivo da te,
non so che giorno era
né quale fosse l'ora.

E, ad un tratto, io la vidi
ma non mi preoccupai:
mi sembrava normale
e non mi spaventai...
non mi spaventai...

Aveva, ricordo, un vestito bianco
molto appariscente,
l'ho ancora in mente,
ma un velo le copriva il viso
ed io mi fermai d'improvviso!

Quegli occhi, i suoi occhi,
non li potrò mai scordare:
erano tristi, spenti, come rassegnati
per qualcosa che non può più cambiare,
né si può fermare.

E dopo mi sembrò di essere visto da lei;
ed io non volevo che lei mi vedesse...

Così rimisi in moto e andai veloce
per fuggire alla sua voce;
ma, prima che tutto fosse finito,
mi voltai per un ultimo saluto
a quella strana storia
ed alla mia vittoria.

4-5 Settembre 1989


12 settembre 2009

Inverno


Inverno
(Per me è già arrivato)

Dicono che quest’anno l’inverno non arriverà;
eppure io ho già tanto, tanto freddo…
E che, forse, a Natale non nevicherà,
ma io sento dentro me
una bufera di neve,
una tempesta di pioggia,
qualcosa che non so bene
se sia una cascata
o una goccia!

Sono strano, irrequieto:
vorrei parlare
ma non direi nulla di ovvio,
di scontato;
e quindi sarebbe
difficile da capire
per loro, che aspettano ancora
un inverno che io ho già dentro,
per te che mi guardi
ma non capisci ciò che sento.

Perché tutto è molto strano,
perché ci è già sfuggito di mano,
perché non siamo ancora capaci
di dirci la verità;
perché, in fondo, siamo seguaci
di false divinità;
perché a questa vita nessuno resiste,
perché la morte dei grandi
è sempre molto triste;
perché l’Amore rimane sempre
l’unica via di salvezza
per te, per me, che cerchiamo,
in fondo, solo un po’ di tenerezza...

Eppure dicono che quest’anno l’inverno non arriverà;
ma non dovrebbero illudersi:
anche questo non si potrà evitare!

Alex
30 Agosto 1989

06 agosto 2008

Il momento della verità



Il momento della verità
(Prima o poi arriverà)


Non è facile
doverti dire adesso
che non ti amo più:
che è stato solo il riflesso
di un Amore che non sei tu.

Non è facile
doverti dire ancora
che niente è cambiato,
mentre quel che sento ora
tu non l’avresti mai pensato.

Non sarà facile
doverti dire domani
quel che provo adesso:
doverti prendere le mani
e dirti: “Vedrai, sarà lo stesso”.

Non sarà facile
fare a meno di te
nei giorni che verranno:
e dare la colpa solo a me
per tutti quelli che piangeranno.

(Non avrei mai immaginato di dovermi trovare, un giorno, dall’altra parte.
Mi chiedo chi sarà per te quel che, per lei, sono stato io.
Non farlo soffrire, ti chiedo, se puoi...)


17 Luglio 1988



27 giugno 2008

Prima reazione



Prima reazione
(La più sconvolgente)



Si, lo so,
si, lo so,
si, va bene, però:
ci son caduto di nuovo
ma una scusa ce l’ho.
Lei guardava fisso-fisso,
e non sapevo cosa dire;
mi ritrovavo spesso
a far finta di pensare.

E quando lei, poi, mi parlava,
tutto intorno si fermava...

Dove sei?

E adesso, con chi stai?

Come ti trovi?

E stanotte, che farai?

Stai bene?

Io no!

Non mi conviene

e presto me ne andrò...

E va bene,
e va bene,
si, lo so che non va:
tu non te l’aspettavi
ma è la dura realtà.
Oggi mi sento proprio male
e non so se chiamerò;
si, va be’ che non vale
ma, stai certa, tornerò.

Anzi, forse mi conviene,
per non patir più queste pene,
ritornare fra qualche anno:
magari per il tuo compleanno...

26 e 28 Giugno 1988



10 maggio 2008

Storie di tutti i giorni



Storie di tutti i giorni
(Per CV)


Sale in fretta in auto:
Quel cretino me la pagherà!
E’ nervosa; è sicura
che quel posto lo lascerà!

Son già le sette e per strada
c’è uno strano odore:
è proprio l’estate che viene
e questo sole col suo calore!

Procede veloce tra le vie libere,
ma si sente soffocare;
il volante caldo, gli occhiali da sole:
non vorrebbe più tornare!

E’ già estate ma lei
adesso non sa dove andare:
quel che è stato con lui
è solo una storia da dimenticare!

E corre, corre disperata:
sa che non vuole più tornare!
E tra se pensa piangendo:
Mi vorrei davvero ammazzare!

Ha gli occhi umidi
per le lacrime che ha già pianto;
le asciuga in fretta con la stessa mano
e ricomincia il pianto!

Poi si ferma un po’,
giusto per mettersi un po’ in ordine,
per procedere poi più lentamente
accendendosi una sigaretta.


E accende anche la radio,
che l’auto è piena di luci adesso;
trova presto quella stazione
che le tiene compagnia spesso!

Con le spie del cruscotto
che le fanno compagnia,
continua per la sua strada,
senza fermarsi, l’Amica mia.

11 e 26 Aprile 1988