06 agosto 2008

Il momento della verità



Il momento della verità
(Prima o poi arriverà)


Non è facile
doverti dire adesso
che non ti amo più:
che è stato solo il riflesso
di un Amore che non sei tu.

Non è facile
doverti dire ancora
che niente è cambiato,
mentre quel che sento ora
tu non l’avresti mai pensato.

Non sarà facile
doverti dire domani
quel che provo adesso:
doverti prendere le mani
e dirti: “Vedrai, sarà lo stesso”.

Non sarà facile
fare a meno di te
nei giorni che verranno:
e dare la colpa solo a me
per tutti quelli che piangeranno.

(Non avrei mai immaginato di dovermi trovare, un giorno, dall’altra parte.
Mi chiedo chi sarà per te quel che, per lei, sono stato io.
Non farlo soffrire, ti chiedo, se puoi...)


17 Luglio 1988



27 giugno 2008

Prima reazione



Prima reazione
(La più sconvolgente)



Si, lo so,
si, lo so,
si, va bene, però:
ci son caduto di nuovo
ma una scusa ce l’ho.
Lei guardava fisso-fisso,
e non sapevo cosa dire;
mi ritrovavo spesso
a far finta di pensare.

E quando lei, poi, mi parlava,
tutto intorno si fermava...

Dove sei?

E adesso, con chi stai?

Come ti trovi?

E stanotte, che farai?

Stai bene?

Io no!

Non mi conviene

e presto me ne andrò...

E va bene,
e va bene,
si, lo so che non va:
tu non te l’aspettavi
ma è la dura realtà.
Oggi mi sento proprio male
e non so se chiamerò;
si, va be’ che non vale
ma, stai certa, tornerò.

Anzi, forse mi conviene,
per non patir più queste pene,
ritornare fra qualche anno:
magari per il tuo compleanno...

26 e 28 Giugno 1988



10 maggio 2008

Storie di tutti i giorni



Storie di tutti i giorni
(Per CV)


Sale in fretta in auto:
Quel cretino me la pagherà!
E’ nervosa; è sicura
che quel posto lo lascerà!

Son già le sette e per strada
c’è uno strano odore:
è proprio l’estate che viene
e questo sole col suo calore!

Procede veloce tra le vie libere,
ma si sente soffocare;
il volante caldo, gli occhiali da sole:
non vorrebbe più tornare!

E’ già estate ma lei
adesso non sa dove andare:
quel che è stato con lui
è solo una storia da dimenticare!

E corre, corre disperata:
sa che non vuole più tornare!
E tra se pensa piangendo:
Mi vorrei davvero ammazzare!

Ha gli occhi umidi
per le lacrime che ha già pianto;
le asciuga in fretta con la stessa mano
e ricomincia il pianto!

Poi si ferma un po’,
giusto per mettersi un po’ in ordine,
per procedere poi più lentamente
accendendosi una sigaretta.


E accende anche la radio,
che l’auto è piena di luci adesso;
trova presto quella stazione
che le tiene compagnia spesso!

Con le spie del cruscotto
che le fanno compagnia,
continua per la sua strada,
senza fermarsi, l’Amica mia.

11 e 26 Aprile 1988

28 marzo 2008

A Rosaria


A Rosaria
(Una storia sconvolgente)

Oggi mi fissavi;
occhi neri: oggi mi cercavi
forse un attimo, solo un attimo,
per avere da me quel che volevi.

E mi guardavi;
la bocca rossa: mi parlavi.
E per un attimo, un solo attimo,
il mio cuore già scioglievi.

Ragazza:

il tuo passato mi fa male,

ma è il tuo presente quel che vale;

e tu sei in gamba, tu sei forte.

Ragazza:

con una vita da scordare

ed un futuro da sudare,

anche adesso che è già notte...

Anche adesso, mentre studi
e non ti fermi, a piedi nudi
ti muovi in casa senza far rumore
per non svegliare il tuo piccolo (grande) Amore.

Ragazza...

Ragazza:

per gli altri, sempre in forma.

Ragazza:

ogni giorno sempre più donna.


28 Marzo 1988

A Rosaria con molta simpatia e affetto